Routes

Menu :
Histoire
Personnages
Nature
Itinéraires par région

Itinerario degli antichi borghi della valle Scrivia

Itinerario Borghi Storici - PARTE PRIMA : Val Brevenna e Val Pentemina Partendo dall'Area verde di Casella, usciamo dal paese, in direzione di Montoggio. Appena fuori da Casella, prima della frazione di Avosso, giriamo a sinistra e imbocchiamo la strada che risale la Val Brevenna (Strada Provinciale 11). Il nome Brevenna potrebbe derivare dal gall. bebros, bebrus 'castoro', come l'idronimo francese Brevenne Brebona /Bebrona "fiume dei castori". G. Petracco Sicardi pensa invece a una formazione in -enna (suff. ligure) dalla base brev- 'freddo che irrigidisce' (da cui il lombardo breva e l'italiano brivido), «di possibile origine gallica». L'etimologia di breva e brivido è alquanto discussa; forse si tratta di «antica forma onomatopeica, già gallica» (M. Cortelazzo e P. Zolli). [II] La valle è una delle più belle e selvagge dell'entroterra del Genovesato, e merita una visita attenta. Il Comune di Valbrevenna (tutto attaccato) è relativamente recente, 1896, anno della sua costituzione con l'aggregazione di territori appartenenti ai Comuni di Savignone, Casella e Montoggio. In questa entità territoriale sono inglobate sette parrocchie. Esse sono: Frassinello, Carsi, Senarega, Pareto e Clavarezza appartenenti alla diocesi di Genova, e le parrocchie di Nenno e Tonno appartenenti alla diocesi di Tortona. La sede comunale è situata a Molino Vecchio, e, nel nostro viaggio, la incontriamo circa a metà della valle. Continuando lungo la Provinciale 11, dopo il bivio per Pareto, a sinistra, e quello per Carsi, a destra, incontriamo il bivio che interessa il nostro viaggio; quello per Casareggio e Tonno. Proseguendo lungo la strada di fondovalle giungiamo in breve al bellissimo borgo di Senarega. La strada asfaltata non finisce qui; subito dopo Senarega troviamo, a sinistra il bivio per Chiappa, mentre, continuando sulla 11, giungiamo a Piancassina, ultimo borgo collegato alla viabilità carrabile. Dopo si deve camminare, e, come una volta, faticare per raggiungere il borgo semiabbandonato di Lavazzuoli (oggi è attiva un'azienda agrituristica), posto sull'antica mulattiera che saliva all'Antola. La mulattiera, sul crinale per l'Antola, si univa a quella che saliva da Pentema, e così, volendo, si potrebbe arrivare a questo splendido borgo seguendo le antiche (faticose) vie, ma, forse, è meglio tornare alla nostra macchina e ritornare giù, fino allo sbocco del Brevenna nello Scrivia, ad Avosso, e girare a sinistra, verso Montoggio, lungo la Statale 226. Superato il centro di Montoggio, e passato il ponte sullo scrivia, poco prima della frazione di Bromia, a sinistra, Via Case Nuove ci conduce in località Gazzolo e ci fa entrare nella selvaggia Val Pentemina. Questa è la via più diretta per raggiungere il borgo di Pentema, ma, va detto, la strada è solo parzialmente asfaltata ed è più adatta a suv e fuoristrada, piuttosto che a normali vetture, magari con fondo un po' basso. L'alternativa è continuare a percorre la 226 fino Laccio, e qui imboccare la nuova variante della Statale 45, che, in un attimo, ci conduce a Torriglia. Usciamo quindi dalla 45 allo svincolo di Torriglia, attraversiamo il paese, e, poco pima della galleria della Buffalora, giriamo a sinistra, in direzione Donnetta. Raggiunta Donnetta, si attraversa la piccola frazione e si prosegue verso il Colletto di Pentema. Dal Colletto si gode una splendida vista sull'Appennino Ligure. Si scende poi su Pentema, che appare, fra gli alberi, in tutta la sua antica bellezza. Itinerario Borghi Storici - PARTE SECONDA : La media-bassa Valle Scrivia: Minceto, Marmassana, Casissa, Montecanne, Montessoro) Proprio di fronte al Palazzo Marchionale di Ronco Scrivia, sede del Comune, non troppo evidente, parte la strada per Pietrafraccia e Minceto (Strada Provinciale 53), che, dopo essere passata sotto la linea ferroviaria e l'autostrada, inizia a salire nel bosco. Poco prima di entrare nel paese di Pietrafraccia, giriamo a sinistra, in una strada comunale non proprio in buono stato, che ci condurrà a Minceto. La strada carrozzabile finisce qui, e, se si vuole proseguire verso la cappella del Monte Reale, bisogna camminare un'oretta, con relativa fatica. Torniamo sui nostri passi e sbuchiamo nuovamente sulla Strada Statale 35 "deiGiovi", di nuovo di fronte al Comune di Ronco Scrivia, e giriamo a destra, in direzione di Isola del Cantone. Entrati a Isola del Cantone procediamo fino alla vecchia stazione ferroviaria, ora adibita a centro culturale e ricreativo (arrivando in paese, si trascura, a destra, Via Pontevecchio, e si gira a destra alla seconda traversa). Da qui, visitata la ex-stazione, torniamo indietro, sulla Statale 35, e voltiamo a sinistra, da dove siamo arrivati. Dopo circa 300 metri, alla nostra destra una deviazione, con indicazioni Vobbia, Mongiardino, Montessoro e Roccaforte Ligure; la imbocchiamo e la percorriamo, passando accanto al casello autostradale, fino ad un bivio; a destra si va al Castello della Pietra, a Vobbia, e a Mongiardino (Provinciale 8), a sinistra, la nostra strada ci porterà a Montessoro e, volendo, fino a Roccaforte Ligure (Provinciale 46). Imbocchiamo la 46 e, dopo poco, cominciamo a salire. Dopo alcuni Km arriviamo ad un incrocio; a sinistra si va a Montecanne, a destra a Marmassana, mentre proseguendo dritti siamo, in breve, a Montessoro. Dopo il Borgo di Marmassana la strada continua, quasi subito sterrata, e raggiunge, con un percorso adatto solo a suv e fuoristrada, il borgo abbandonato di Casissa. A Montecanne la strada termina. Da Montessoro si può tornare sui propri passi, fino a Isola del Cantone, o proseguire verso Roccaforte Ligure, ed entrare nelle selvaggia Valle Sisola, e, a Rocchetta Ligure, nella vasta e luminosa Val Borbera... ma questo è un altro viaggio.
ACCESSIT:
>
Type Itinéraire :
Thème : History

Skip to content