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Questa chiesa barocca, costruita su un edificio più antico, risale al XVII secolo. Si compone di una sola navata e di un coro con volta a botte. Il campanile ha quattro livelli. La chiesa parrocchiale e la cappella della confraternita sono classificate come monumenti storici.

La chiesa ha una pianta allungata con un abete piatto e consiste in una sola navata e un coro con volte a botte. La sua facciata barocca, con due livelli di ordine composito, è sormontata da un frontone triangolare modanato. Il campanile, che è attaccato al muro sud della chiesa, ha quattro livelli sormontati da una lanterna. I primi due livelli (uno con una porta sormontata da un arco ogivale e l'altro con campate geminate separate da una colonna) erano la base di un vecchio campanile costruito nel Medioevo. La chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo fu costruita tra il 1684 e il 1696, sul sito di un edificio più antico menzionato da Mons. Mascardi nella sua visita pastorale del 1589. Nel 1707, lo stuccatore Angelo Maria Fontana realizzò l'altare maggiore (firmato e datato). Anche due cappelle laterali sono opera sua. Un frammento della pala d'altare della Vergine col Bambino adorna l'altare maggiore. Questo dipinto su legno è stato realizzato da un pittore anonimo attivo in Corsica tra il 1510 e il 1530. Il pulpito di predicazione in muratura e stucco fu eseguito nel 1723 da Giovanni Raffalli, il primo di una dinastia di stuccatori e pittori di Pedicroce, attivi in Corsica nel XVIII e XIX secolo. Nel 1761, Ignazio Saverio Raffalli, figlio di Giovanni, eseguì la decorazione a stucco e la policromia della facciata principale (firma e data dipinte sul fregio della trabeazione, sopra la porta d'ingresso). L'altare secondario del Rosario è decorato con un dipinto firmato dal pittore romano Ermenegildo Costantini e datato 1763. La decorazione delle pareti e del soffitto è stata creata nel 1865 dal pittore corso François Antoine Alberti. Vicino alla chiesa parrocchiale si trova la cappella della confraternita dei penitenti bianchi, dedicata a San Devoto. Anch'essa porta il marchio della famiglia Raffalli: Ignazio Saverio decorò la facciata nel 1751 e l'altare maggiore nel 1771.

Piedicroce

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