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La torre di Miomu fu costruita nel 1561 per proteggere gli abitanti della baia di Lota dalle incursioni barbariche. È una delle torri costiere più complete e meglio conservate della Corsica.

Costruita nel 1561, la torre era in cattivo stato di manutenzione nel 1616 e furono eseguiti importanti lavori sulla terrazza del tetto, compresa la costruzione della portineria, "a guardiola". Era solitamente sorvegliato da due o tre torregiani, i cui stipendi erano finanziati dalla comunità. Nei secoli XVII e XVIII, gli ufficiali genovesi fecero numerose visite alla torre per controllare lo stato delle armi e delle munizioni e la diligenza delle guardie, spesso assenti... A metà del XIX secolo la torre divenne obsoleta e la sua gestione fu affidata al dipartimento Ponts et Chaussées dal Segretario di Stato alla Guerra. Nel 2003, la proprietà della torre è stata trasferita dallo Stato alla Collectivité de Corse. Il restauro della torre e il suo sviluppo come sito patrimoniale saranno realizzati tra il 2017 e il 2021. All'epoca della sua costruzione, nel 1561, l'ambiente di questa torre era molto diverso: la marina di Miomu aveva solo alcune case o magazzini (magazini), in cui venivano conservate le merci (in particolare il vino) destinate all'esportazione. La terra vicino alla marina, relativamente ben irrigata e facilmente accessibile, era coltivata con ulivi, frutteti e vigneti. La strada principale, che collegava Bastia (la capitale genovese) a Cap Corse (una delle regioni più commerciali dell'isola), passava sulla spiaggia ai piedi della torre. Così, a causa della sua posizione strategica, la torre Miomu poteva avere diverse funzioni: - per sorvegliare il mare, - per proteggere la marina e i suoi magazzini, - per proteggere le terre coltivate vicino alla costa, - per controllare il traffico marittimo e terrestre tra Bastia e il Capo Corso.

Santa-Maria-di-Lota

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