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Ubicata a poco più di mille metri di altitudine, a pochi passi dal sentiero dell’Alta Via dei Monti Liguri, in prossimità del rifugio Pratorotondo, venne edificata negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale. Fu costruita con lo scopo di realizzare un riparo per gli operai che lavoravano negli scavi di una miniera di ferro che si stava aprendo nella zona limitrofa. Le pietre scure indicano infatti la presenza del metallo ferroso. Successivamente i lavori nella miniera furono interrotti. Il riparo venne così utilizzato da famiglie di contadini che, in estate, con il fine di provvedere al sostentamento del bestiame, salivano dalla frazione di Sciarborasca, per la tradizionale fienagione, caratterizzata dal taglio e dal trasporto a valle del fieno presente lungo i grandi prati di montagna che si trovano nella zona. Col passare del tempo anche tale utilizzo cessò di essere praticato e la struttura venne abbandonata definitivamente. Senza più alcuna manutenzione, la casa della miniera si deteriorò, divenendo poco più che un mucchio di pietre. Grazie ad una importante opera di restauro, all’inizio del nuovo millennio, si presenta oggi a noi come un vero e proprio rifugio, dotato di una parte a disposizioni di tutti gli escursionisti, di un’area esterna, destinata al picnic e di una rimanente parte riservata agli Alpini, che, ogni anno, nel mese di luglio, vi svolgono il loro raduno

Cogoleto

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