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Museo Etnografico della Val Varatella

Allestito dal 1997 nello storico palazzo D'Aste - Del Carretto, inserito nel borgo medioevale, propone nelle prime sale diciotto sezioni riguardanti le antiche attività praticate nella valle di Toirano e il suo comprensorio. La coltivazione dell'olivo, considerata la principale, è rappresentata da utensili impiegati nel XIX e inizi del XX secolo, seguono le ricostruzioni dei frantoi, chiamati nel dialetto locale "gumbi", rispettivamente movimentati con l'energia idraulica e mossi con gli animali come i muli e asini. Fanno seguito le sezioni della viticoltura con la cantina ottocentesca, la fienagione, la mietitura del grano, i mestieri artigianali del fabbro ferraio, falegname - bottaio, calzolaio, bastaio e orologiaio; queste officine sono rappresentate da utensili riconducibili ai secoli XVIII, XIX e principio del XX secolo. Ampia esposizione è dedicata alla vita domestica in cui si possono ammirare le ricostruzioni degli ambienti di un'abitazione locale Sette - Ottocentesca, come la cucina in cui sono esposte ceramiche delle manifatture di Savona, Albisola e Mondovì, la camera da letto con il cassone da dote. Sempre in questo settore sono visibili alcuni costumi con i relativi accessori, e numerosi manufatti riferiti alla devozione popolare. Il museo dedica due sale alla storia locale tracciata dai personaggi illustri come il patriota capitano del bersagliere Onesto Garassini, lo scrittore patriota risorgimentale Baccio Emanuele Maineri, e il fondatore della "scuola pubblica gratuita" Giuseppe Polla che la istituì nel 1716 con un legato testamentario. Nel percorso di visita sono compresi anche i monasteri benedettino, poi certosino, di S. Pietro al monte, la confraternita dei disciplinanti dell'Oratorio di N. Signora Assunta e S. Sebastiano martire. Conclude la prima parte del museo la sezione dedicata ai presepi della tradizione ligure popolare in cui si espongono le statuine di terracotta albisolesi chiamate comunemente "macachi", che giungevano nella Val Varatella in occasione dell'annuale fiera di S. Lucia. Nello stesso settore sono conservati manufatti di carta e alcune statue sette - ottocentesche raffiguranti il "Santo Bambino" chiamati comunemente "Bambinelli". Il secondo settore del museo propone sei sale del palazzo minuziosamente ricostruite con mobili, tessuti e suppellettili, consistenti in una cappella gentilizia riconosciuta nel 1759 da papa Clemente XIII, una piccola quadreria con opere risalenti al XVII e XVIII secolo, il boudoir, la sala da pranzo in cui è esposto un orologio monumentale seicentesco, la camera da parata con il letto a baldacchino ed in fine il salotto degli stemmi chiamato anche salotto del camino. Nel percorso è incluso la "corte - giardino" in cui sono presenti specie botaniche esotiche e alcuni elementi di pietra tra cui alcune macine antiche appartenute a frantoi locali e una vasca di marmo cinquecentesca proveniente dalle cartiere di Toirano.
  • Museo
  • Toirano
    GRITACCESS:
    Contact :
    • Via G. Polla, 12, 17055 Toirano SV

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