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La citazione più antica della chiesa toiranese dedicata a san Martino di Tours risale al XIII secolo, ed esattamente al 3 settembre del 1235 quando la troviamo presente in un atto notarile quale luogo di sottoscrizione dello stesso. Delle forme e dei volumi della chiesa medievale oggi non resta che il campanile, essendo stato tutto il resto fortemente rimaneggiato nei secoli, in maniera particolare con l’intervento ricostruttivo dei primi del ‘600, che sostituì del tutto le forme medievali con le attuali. Questo cantiere, per altro, è eccezionalmente documentato da tutta una serie di atti generati dalle molteplici difficoltà create dallo stesso, non ultime quelle statiche provocate alle case circostanti. È quindi in quel periodo che la Chiesa di San Martino assume le forme attuali. Nel descrivere l’aspetto esterno, vale la pena di porre l’attenzione sulla barra in ferro battuto, misura ufficiale in palmi genovesi, affissa sul fianco dell’edificio e risalente appunto agli inizi del XVII secolo. L’interno è un florilegio di opere di pregio. Certamente vanno ricordate la Cappella dell’Assunta, riccamente ornata da marmi policromi e stucchi di gusto settecentesco, in cui spicca la statua della "Madonna delle Vigne", scolpita da anonimo autore agli inizi del Seicento; il coro ligneo con il doppio ordine di stalli che si trova alle spalle dell’altare centrale; la pregevole pala della Madonna del Rosario, anch’essa di autore ignoto ma realizzata ben cento anni prima della ultimazione dei lavori di questo edificio sacro. Infatti la pala proviene da altra chiesa, domenicana, posta in località Braida. Il nome completo della già citata Cappella dell’Assunta è Cappella dell’Opera Pia di Nostra Signora dell’Assunta, e fa riferimento alla importante confraternita locale, riconosciuta da Leone X nel 1513 ma, a quanto pare proprio leggendo la bolla del pontefice, operante già da trecento anni.

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