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Palazzo d’Aste occupa l’area occidentale del centro storico di Toirano. Questo complesso edificio, corredato da un importante giardino all’inglese, fa riferimento alla più importante famiglia della storia del borgo. Basti pensare che i D’Aste risultano investiti del feudo di Toirano da parte del Vescovo di Albenga già nel duecento. Quando, nel 1386, il borgo passò sotto il controllo di Genova, i D’Aste mantennero importanti possedimenti nella zona e, ovviamente, questa residenza. Molti saranno i rifacimenti che la dimora subirà nei secoli, alcuni dei quali destinati a sconvolgere l’assetto urbano dell’area circostante. In maniera particolare sarà tra XVII e XVIII secolo che verrà aggiunta l’ala che prende il nome dai "del Carretto". Oggi la dimora ospita il Museo Etnografico della Val Varatella e al Piano Nobile un interessantissimo percorso di visita tra ambienti perfettamente conservati nei propri arredi seicenteschi, settecenteschi, ottocenteschi. Le sale di cui è composto il Piano, a cui si accede da una elegante scala, sono costituite innanzitutto dall’elegante "boudoir", simbolo dell’area più intima e riservata della residenza, dedicata ai momenti di relax, con mobilio del XIX secolo. Sobria ma al contempo raffinata risulta la cappella gentilizia, voluta dai marchesi per officiare riti privati. Arricchita dai marmi intarsiati dell’altare seicentesco, essa espone un dipinto raffigurante la “Madonna con bambino Gesù” di scuola ligure del XVII secolo. Ovviamente ricca di dipinti risulta la quadreria, costituita da tele tutte di argomento sacro e realizzate nell’arco temporale che caratterizza tutta la dimora, ovvero tra XVII e XVIII secolo. Dominata dal rosso dei damaschi la sala omonima, ovvero la sala da pranzo, arricchita da un notevole lampadario in cristallo. Colpisce la curiosità del visitatore la “stanza da letto da parata”, con un imponente letto a baldacchino. Completa la visita la Sala degli stemmi, detta anche del camino, il quale attualmente è dotato di un paracamino in seta operata verde, colore che d’altra parte caratterizza tutto l’ambiente. Questa stanza era prevalentemente dedicata al gioco delle carte e degli scacchi, insomma svolgeva pienamente il proprio ruolo di salone di intrattenimento. Tuttavia, sono i due stemmi di famiglia dei D’Aste e dei Del Carretto a conferirle il nome.

Toirano

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