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A penta grossa

Il nome Penta proviene da una lingua prelatina e si riferisce a una massa rocciosa particolarmente imponente. Questo toponimo diede anche il nome al vecchio mulino sottostante. U mulinu di a Penta grossa In passato, il torrente Funtanaccia era costeggiato, come molti fiumi della Corsica, da mulini per il grano. Le prime tracce scritte di questi edifici risalgono alla fine del XVIII secolo. All'epoca c'erano otto mulini idraulici, azionati dalle acque del "Fiume degli alberi". Questi edifici erano costruiti su terreni comunali e la loro proprietà commerciale era condivisa tra diversi individui. Quest'ultimo aveva un usufrutto sul terreno. Vi si schiacciavano cereali e castagne secondo le stagioni. Vi erano impiegati circa quindici uomini. Il mulino Penta Grossa utilizzava un sistema di trazione a ruota orizzontale, molto comune in Corsica. Era alimentato da una deviazione (a torta) situata a monte del fiume e da un canale di approvvigionamento idrico (u matrali). Questo canale era esteso al mulino da un tubo aereo fatto di tronchi d'albero scavati e sostenuti da imponenti pilastri di pietra a secco. L'acqua scorreva attraverso una condotta forzata alta tre metri e veniva proiettata sotto pressione sulla ruota motrice, che a sua volta azionava la macina (una màcina). Vale la pena notare che le pietre da mulino usate sono state riutilizzate come architravi e pavimentazione all'interno del mulino. Queste sostituzioni indicano l'età dell'edificio. Gli archivi dell'inizio del XIX secolo rivelano che il tetto dei mulini di Cutuli era fatto di scanduli (scandole di castagno) Un affronto vendicato qui Lo sperone roccioso che domina il sentiero è un luogo ideale per le imboscate. È qui che, nel XIX secolo, un uomo notevole, il dottor Carbuccia, ha subito un'imboscata. Era di i Peri, il villaggio vicino. Dopo aver chiesto la mano della figlia del dottor Melgrani, medico di Cutuli è Curtichjatu, e averla sposata, la ripudiò. Offeso, il padre della sposa voleva rimediare a questo oltraggio facendo assassinare il suo ex genero. Il 25 luglio 1854, due complici, appostati sulla roccia di una Penta grossa, tentarono di sparargli. Sono stati tutti arrestati e condannati alla prigione dalla corte d'assise di Bastia, con pene che vanno dai 10 ai 15 anni di deportazione. Il dottor Joseph Melgrani morì il 23 agosto 1856, all'età di 47 anni, nel penitenziario di Montagne d'Argent nella Guyana francese.
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