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Baliri

Dalla frazione di Baliri, il sentiero del patrimonio di Corte vi invita a scoprire un aspetto originale di Corte. Campi di cereali, orti, oliveti, vigneti e pascoli circondavano quella che oggi è conosciuta come la città vecchia e fornivano la maggior parte del cibo agli abitanti di Corten. Anche se oggi non è più coltivato, il territorio che si estende dalla frazione di Bagna, attraverso Baliri, fino alle Scaravaglie, rimane una delle uniche zone non rosicchiate dall'espansione urbana. Un occhio curioso può individuare le vestigia di un universo lontano: terrazze agricole, muri di recinzione, grondaie e varie installazioni in pietra a secco, nascoste sotto una vegetazione lussureggiante. Le acque del Tavignanu Gli orti di Baliri e Bagna erano un tempo irrigati con l'acqua presa dal Tavignanu a Lavu di a matra. Una piccola struttura di deviazione è stata costruita in questo lago, che è stato utilizzato in estate da generazioni di Cortenais. Parzialmente visibile oggi, un canale d'irrigazione (una piova) permetteva di trasportare l'acqua per gravità su diversi chilometri fino ai giardini. Era mantenuto e pulito ogni anno. A Baliri, c'è anche un altro canale di deviazione dell'acqua. Questo serviva per trasportare l'acqua ai mulini ad acqua situati a valle, al Ponte Vechju. Il condotto, costruito in bugnato o semplicemente scavato nel terreno, è ancora visibile lungo il sentiero che costeggia il fiume. Il quartiere scomparso di Castellacce Dalla zona di Baliri, si apre una vista sul lato occidentale della cittadella. Il recinto corrisponde alle fortificazioni bastionate costruite a partire dal 1769 dalle truppe francesi, compreso il quartiere delle Castellacce. Quando i francesi arrivarono, ci vivevano 600 persone. Per l'esercito, la presenza di questo distretto era un vero inconveniente. Rendeva difficile il movimento delle truppe intorno al bastione; i numerosi accessi costruiti sotto le case indebolirono la difesa della cittadella sul lato Tavignanu; infine, la guarnigione temeva l'ostilità degli abitanti. Per tutti questi motivi, a partire dal 1771, l'esercito aumentò la pressione, costringendo gli abitanti a lasciare il posto. Tuttavia, non fu fino alla metà del XIX secolo che le Castellacce furono completamente distrutte e furono costruiti nuovi bastioni.
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