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Terra di pastori

La pastorizia era un tempo uno dei pilastri dell'economia rurale di Poghju, Riventosa e Casanova. È sopravvissuto fino ad oggi, ma è stato profondamente trasformato. La microregione è impregnata di questa tradizione pastorale nella sua identità, nei suoi paesaggi e nella sua architettura. Pagliaghji, stazzi, casgile, compuli e mandrie si trovano regolarmente intorno ai villaggi e in alta quota, a testimonianza di questa attività predominante. IL RE PASTORE L'allevamento di capre e pecore forniva da vivere a gran parte della popolazione di queste tre comunità. All'inizio del XIX secolo, c'erano più greggi di capre che di pecore. Nelle tre comunità di villaggio, c'erano 1200 capre e 500 pecore. L'arrivo e l'insediamento dell'industria casearia del Roquefort in Corsica alla fine del XIX secolo ha cambiato questo equilibrio e ha causato un calo del numero di capre a favore delle pecore. IL CONTADINO CONTRO IL PASTORE In relazione a questa tradizione pastorale, alcune usanze sono sopravvissute fino all'inizio del XX secolo per la maggior parte. Strettamente legata al sistema agrario tradizionale, la "vaine pâture" (a grassa) consisteva nel permettere alle mandrie di pascolare su appezzamenti privati lasciati a maggese, dopo il raccolto e prima della semina successiva. Il territorio, anche se privato, era quindi gestito secondo vincoli collettivi. Questo alimentò la diffidenza degli agricoltori, dei proprietari terrieri e degli agronomi verso i pastori, ritenuti responsabili del fallimento dell'agricoltura in Corsica. I CUMUNI Gli abitanti di Poghju di Venacu, Riventosa e Casanova possedevano un tempo in comune il territorio di montagna, anche indiviso con San'Petru di Venacu. Questa zona era coltivata e allevata. Dopo la demarcazione dei comuni, questa terra comune è diventata proprietà comune. Questo territorio di montagna, ancora utilizzato dalle mandrie in estate, porta ancora le tracce delle costruzioni a secco legate alla pastorizia. Stazzi, casgile (rifugi per la stagionatura del formaggio), compuli (recinti per pecore) e mandrie (recinti per capre) sono sparsi su tutta la montagna. Anche se oggi i pastori non accompagnano più i loro greggi in montagna, centinaia di capanne di pastori continuano ad essere occupate durante la stagione estiva.
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