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La chiesa di San Giovanni Battista di Cervo si erge monumentale al centro del borgo della riviera, rendendosi ben visibile soprattutto dal mare. È affascinante pensare a che gioia dovesse andare incontro il marinaio che, magari dopo mesi di navigazione, magari dopo aver affrontato i pericoli del mare, e quegli degli uomini, finalmente potesse scorgerla da lontano, via via sempre più dettagliata e splendida agli occhi: voleva dire essere tornati, finalmente, a casa. Questo splendido monumento di fede è stato costruito quasi esclusivamente con l’autofinanziamento da parte dei cittadini di Cervo. Soprattutto i lavoratori del corallo (da qui il soprannome di “chiesa dei corallini”), ma anche le altre maestranze artigiane hanno contribuito a finanziare l’opera. A giudicare dalla sua magnificenza, erano maestranze economicamente floride, segno dell’altissima qualità dell’artigianato ligure. La costruzione della chiesa è durata quasi un secolo, dal 1686 al 1778. Tre le grandi fasi di restauro. La prima fu necessaria dopo il terremoto del 1887. La seconda, rivolta soprattutto del campanile e del pavimento, data alla seconda metà del XX secolo. La terza, la più cospicua e recente, è dei primi anni 2000. La Chiesa di S. Giovanni Battista all'esterno nella facciata principale e nel campanile è ricchissima di stucchi e decorazioni policrome. All'interno il catino è stato affrescato dal Carrega. La volta a botte dell'aula dal pittore Graffigna di Genova nel 1887, dopo il devastante terremoto che distrusse Diano, Bussana, Baiardo ed altre località della zona. Entrando dalla porta maggiore e volgendo a destra troviamo l'altare dedicato a S.Nicola da Tolentino. Seguono l’altare delle Anime, realizzato da Bernardo Gaggino da Genova nel 1772 e la grande nicchia con il gruppo ligneo di S. Giovanni Battista, opera seicentesca di Marcantonio Poggio. Viene poi l'altare di S. Antonio: pregevoli i marmi del Gaggino e la statua lignea del Santo, di scuola genovese del 1700. L'altare della Madonna del S. Rosario fu il primo ad essere costruito appena terminata la chiesa (anno 1730 circa); ne fu esecutore il «marmoraro» Carlo Antonio Rippa di Loano. L'altare Maggiore è opera dello scultore Antonio Pittaluga di Genova che seppe fondere la parte alta e più antica del tabernacolo formata da preziosi marmi ed alabastri fioriti con quella più bassa da lui magistralmente ideata e realizzata in un tutto unico e armonico. A sinistra la grande statua lignea della Madonna del Rosario, tratta da un unico ceppo, eseguita negli anni 1722-24 da Anton Maria Maragliano. Altre opere di Giò. Lorenzo Bertolotto, del Pambius ed ancora del Gaggino adornano e completano la stupefacente ricchezza di questa chiesa.

Cervo

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