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L'arrivo a Lumio ci permette di ammirare una bella torre quadrata chiamata torre dei Lomellini (dal governatore genovese Lomellino) dall'architettura sobria ed elegante ricostruita a metà del XX secolo sulle fondamenta della vecchia torre del XVI secolo che aveva la particolarità di essere doppia. Più a nord della torre si trova un imponente edificio della fine del XVII secolo, chiamato "Carrubu", forse per l'antica presenza di carrubi a Lumio (le arcate dell'ultimo piano furono aggiunte nel XX secolo). Questa costruzione massiccia fu costruita per volontà dell'abate Ignace Colonna de Lecca che, si dice, aveva scoperto il tesoro dell'ultimo re moro che occupava la Corsica. Il ricco abate lo trasformò in una scuola per i bambini di tutta la regione. Dopo la morte dell'abate, l'edificio divenne il municipio. Nel prolungamento del Carrubu si trova un imponente palazzo: "u casone Colonna de Leca", facilmente riconoscibile con le sue alte mura merlate. Questo palazzo fu la dimora dei signori di Lumio, gli "sgiò", fin dal XV secolo. Ha una ventina di stanze e una cappella privata dedicata all'arcangelo San Michele. Nella piazza del villaggio ci sono due chiese: - la chiesa di Santa Maria, la più recente, costruita nel 1825, è affiancata da un campanile eretto nel 1878. Ospita un grande organo creato nel 1830 e originariamente dotato di più di 600 registri e canne - l'oratorio di Sant'Antone, che ospita le confraternite dal XVI secolo Lumiu possiede anche un capolavoro dell'arte romanica della fine del XI secolo: la chiesa di San Petru e San Paolu, situata al centro dell'attuale cimitero. Questo monumento fu probabilmente costruito sulle rovine di un santuario paleocristiano del IV secolo, come dimostrano i resti romani trovati nelle vicinanze.

Lumio

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