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Il Palazzo Reale di Pisa è una residenza del potere: fatto costruire inglobando costruzioni preesistenti (quali la duecentesca Torre della Verga d’Oro) da Francesco I de’ Medici, che ne dà l’incarico nel 1583 all’architetto fiorentino Bernardo Buontalenti, è stato fin da allora, e in sostituzione del precedente Palazzo Medici ubicato vicino alla chiesa di San Matteo, la sede ufficiale pisana delle dinastie che si sono succedute al governo della città. Ha ospitato prima i Medici, poi i Lorena e infine i Savoia, per essere ceduto allo Stato Italiano con il passaggio alla Repubblica.

Il Palazzo Reale di Pisa è una residenza del potere: fatto costruire inglobando costruzioni preesistenti (quali la duecentesca Torre della Verga d’Oro) da Francesco I de’ Medici, che ne dà l’incarico nel 1583 all’architetto fiorentino Bernardo Buontalenti, è stato fin da allora, e in sostituzione del precedente Palazzo Medici ubicato vicino alla chiesa di San Matteo, la sede ufficiale pisana delle dinastie che si sono succedute al governo della città. Ha ospitato prima i Medici, poi i Lorena e infine i Savoia, per essere ceduto allo Stato Italiano con il passaggio alla Repubblica. Nella relativamente breve parentesi napoleonica, il palazzo è stato la residenza cittadina di Elisa e Felice Baciocchi, che ne apprezzavano la suggestiva posizione sulle rive dell’Arno: i due sovrani furono accolti a Pisa nel 1809 da fastosi apparati celebrativi che comprendevano “un tempio eretto in faccia al palazzo imperiale dalla parte opposta dell’Arno e illuminata con lampane e fuochi”, realizzato su disegno del pittore Raniere Gherardi. Agli inizi del XIX secolo, durante il regno di Elisa, una sala del palazzo fu affrescata da artisti della bottega di Luigi Ademollo. Oggi il palazzo è sede della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per i Beni Architettonici e Paesaggio delle provincie di Pisa e Livorno. Il piano nobile del palazzo ospita uno dei due Musei Nazionali di Pisa, il Museo di Palazzo Reale, dedicato al patrimonio delle corti delle dinastie regnanti che hanno abitato queste sale e al collezionismo cittadino: vi si possono ammirare una cospicua raccolta di armature dei secoli dal XV al XVII (ivi comprese le antiche armature del tradizionale Gioco del Ponte) e una ricca collezione di dipinti, tra cui il Miracolo dei due impiccati di Raffaello, la Rebecca al pozzo di Rosso Fiorentino e il Ritratto di Eleonora di Toledo del Bronzino.

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