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Chiesa di Sant'Andrea Apostolo Gattaiola

Come testimoniano i reperti archeologici, la località di Gattaiola era abitata fin dall'epoca etrusca, invece le più antiche notizie dei suoi edifici risalgono al tardo XII secolo, quando un documento del 1187 nomina la chiesa di Sant'Andrea ed uno del 1197 si riferisce alla costruzione di un monastero da parte del Comune di Lucca. Una lapide collocata sulla facciata della chiesa nel parametro della porta nord tamponata ricorda un edificio del VIII secolo che è stato rifatto nel XII e poi restaurato nel 1901.
Come testimoniano i reperti archeologici, la località di Gattaiola era abitata fin dall'epoca etrusca, invece le più antiche notizie dei suoi edifici risalgono al tardo XII secolo, quando un documento del 1187 nomina la chiesa di Sant'Andrea ed uno del 1197 si riferisce alla costruzione di un monastero da parte del Comune di Lucca. Una lapide collocata sulla facciata della chiesa nel parametro della porta nord tamponata ricorda un edificio del VIII secolo che è stato rifatto nel XII e poi restaurato nel 1901. Nella visita pastorale del 1466 si segnala la necessità di intervenire per riparazioni al tetto del campanile. Nel 1651 si precisa che la chiesa ha cinque finestre, che i suoi sostegni sono composti sia da colonne che da pilastri e che sulla facciata e sul lato nord si trova un portico. Nel 1680 l’edificio risulta essere stato variamente modificato. Oltre alle tre porte già esistenti, una facciata e una su ciascun lato, ora si cita una quarta porta e una sagrestia sul lato nord. Viene nominato un portico sia a nord che a ovest e le finestre risultano essere ancora cinque. Dunque nel 1680 c'era già la sacrestia a sinistra e la canonica (l'attuale villa Bottini) a destra; in seguito l'edificio viene sottovoltato con incannicciata a volta fra il 1702 e il 1705. Quindi risultano aperte due nuove porte, una verso la sagrestia (probabilmente la quarta porta già indicata dalla visita del 1680) una verso la tribuna e una in facciata verso il campanile; nel 1710 viene restaurata la sacrestia a cui si aggiunge un'altra stanza, della compagnia, restaurata nel 1706. La canonica del XVI secolo è posta sul lato sud della chiesa e fra i due edifici si trova un giardino con un pozzale, anch’esso del XVI secolo. La chiesa di Gattaiola viene schedata nell'inventario redatto nel 1862 dalla Commissione d’incoraggiamento per le Belle Arti. Foto precedenti al restauro mostrano una facciata sulla quale si apriva un grande rosone che era stato, a sua volta, tamponato lasciando aperto un finestrone rettangolare; l'insieme della facciata viene ripristinato e al posto del finestrone viene collocata una finestrella bifora con un capitello a foglie d'acqua. In occasione di questi consistenti lavori che procedono da prima del 1894 fino al 1901 vengono tolte le volte che all'interno coprivano le capriate e riaperte 19 delle 21 monofore originarie, di queste quattro sono state completamente ricostituite, mentre una su ciascun lato dell'edificio è ancora celata da altari. Si procede al rifacimento della struttura del tetto e della muratura della zona sottostante; viene, inoltre sottofondata la base della parete nord e realizzata la gradinata sotto l'edificio. Una storia dettagliata della chiesa si può leggere nella “Cronistoria della pieve di Gattajola” manoscritto inedito compilato dai parroci della pieve a partire dall'ultimo decennio del XIX secolo.
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