POI

Menù :
Histoire
Personnages
Nature
Itinéraires par région

La cittadella di Piombino

La Cittadella di Piombino fu edificata nel secolo XV dall'architetto fiorentino Andrea Guardi per volere della Famiglia Appiani, Principi di Piombino. Era destinata ad accogliere la corte signorile e comprendeva il Palazzo Appiani, una cappella dedicata a Sant'Anna, una cisterna e tutte le strutture necessarie alla vita dei sovrani e della corte. Sotto il Principato di Elisa Baciocchi, tra il 1805 e il 1807, venne intrapresa una complessa campagna di risistemazione che dette vita al Palazzo Nuovo e ricavò lo spazio per un ampio giardino. I lavori, che furono guidati dal Direttore e Ingegnere delle R. Fabbriche Ferdinando Gabrielli con la presenza di Louis Guizot e sotto la direzione generale dell’ingegnere Lavocat, comportarono purtroppo la demolizione di una porta e di un bastione dell'antica struttura. L'intervento principale riguardò la parziale ristrutturazione del Palazzo Vecchio, o Principale: tutte le dipendenze venero unite in un unico edificio per dar vita al Palazzo Nuovo. Tra il palazzo e la cappella venne inoltre realizzato un ampio giardino.
La Cittadella di Piombino è il complesso architettonico situato in piazza della Cittadella, nell'estremità sud-ovest della città. Era stata costruita come una vera e propria "città nella città" per gli Appiani, principi di Piombino, che desideravano creare una corte signorile rinascimentale, con palazzo, chiesa, pozzo e altri edifici adibiti alla corte. Fu edificata dall'architetto fiorentino Andrea Guardi dal 1465 al 1470, per volontà del principe piombinese Jacopo III Appiani. A dicembre del 2008 una frana ha interessato la parte sud della Cittadella, fortunatamente occupata dalla piazza e priva di edifici, ma che ha danneggiato alcune barche nel porticciolo sottostante. Originariamente fortificata e munita di porta (oggi scomparsa), comprendeva la residenza dei principi (palazzo Appiani), una cappella gentilizia dedicata a Sant'Anna, una cisterna e le strutture adibite alla corte e ai servitori. Il palazzo principesco degli Appiani ha subito il più grande scempio che la storia locale abbia potuto ricordare: fu infatti indegnamente e inspiegabilmente demolito nel 1959 per far posto alla villa del direttore dell'Ilva, la grande industria siderurgica cittadina. Un critico dei tempi scrisse: "È andato distrutto di recente e non si rimpiangerà mai abbastanza per averlo avallato, o per non averlo comunque impedito." La Cappella della Cittadella o di Sant'Anna è un piccolo tesoro rinascimentale, costruito tra il 1465 e il 1470 per Jacopo III da Andrea di Francesco Guardi. Ha una facciata interamente in marmo, tripartita da quattro lesene sormontate da trabeazione con timpano, che presenta al centro un rosone a dieci raggi; una Madonna col Bambino del Guardi stesso decora la lunetta del portale. L'interno, ad una sola navata, è diviso in due da plutei dello stesso scultore, usati per dividere la parte riservata alla famiglia dei Signori da quella destinata ai cortigiani. Sull'altare barocco si trova una terracotta invetriata attribuita ad Andrea della Robbia. Dietro alla chiesa si trova un edificio usato nei secoli per varie funzioni, fra tutti quella di dépendance del palazzo principesco. Oggi è una villa privata. Completano la piazza una cisterna e il palazzo dei Servitori e Cortigiani. La cisterna, in marmo bianco, è opera del Guardi ed ha un puteale datato 1467 che la chiude, con i rilievi scolpiti dei volti del principe Jacopo III, di sua moglie Battistina di Campo Fregoso, di suo figlio Jacopo IV e dello stemma del casato. I volti vennero mutilati durante l'occupazione di Cesare Borgia del 1503. Il palazzo della Corte, restaurato e modificato nel 1805 da Elisa Bonaparte, ospitava i servizi, i servitori e tutto il personale che operava a palazzo. Ospita oggi il Museo Archeologico. La Cittadella era anticamente fortificata; adesso sono visibili soltanto le mura perimetrali alla città, ovvero quelle che davano sulle campagne e sul lato-mare; perduti sono invece la porta e i bastioni rivolti verso la città, demoliti nel 1805 da Elisa.
Piombino
:
Contact :
  • Via Padre Giustino Senni 2

Skip to content