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Valle benedetta Eremo di S.Maria della Sambuca

Questa stretta valle risente di un clima temperato umido dovuto alla morfologia del territorio e all'esposizione a Nord di molti versanti. Tale clima ha favorito l'instaurarsi di una ricca varietà di alberi e piante tanto che ne sono state censite più di 260 specie, alcune delle quali di particolare interesse floristico e fitogeografico. La fauna presente nell’area è composta da mammiferi (cinghiale, capriolo, daino, donnola, riccio, puzzola, tasso, scoiattolo, volpe), da uccelli (fra i quali ghiandaia, codirossone, poiana, barbagianni, allocco), da rettili (vipera, biacco, biscia dal collare, ramarro, lucertola muraiola, rospo comune e rana verde). All’interno dell’area si trova l'antico eremo di Santa Maria della Sambuca.
L'area è situata nella foresta della Valle Benedetta, a cavallo fra i comuni di Collesalvetti e di Livorno. L'area il cui accesso è interdetta al transito dei veicoli a motore, si raggiunge percorrendo due strade sterrate: una che si origina dalla S.P. delle Sorgenti in località Bocca di Gesso e risale la vallata in direzione Sud, l'altra che dalla Valle Benedetta discende in direzione Nord. La prima strada è percorribile in auto (ma non da mezzi più grandi come i pullman) dall'ex-mulino Talco-steatite fino al piazzale parcheggio del Tiro a volo del Corbolone; la seconda si imbocca da uno slargo antistante Villa Benini, dove si può arrivare oltre sia in auto che in pullman. La vegetazione dell’area risente del clima temperato umido di questa stretta valle che ha favorito l'instaurarsi di un ricco contingente di specie legate ai boschi di caducifoglia (Carpino nero, Carpino bianco, Acero campestre, Nocciolo, Cerro, ecc.), talvolta associate a piante caratteristiche del bosco di laurifile (Alloro e Agrifoglio). In questa vegetazione si inseriscono assai frequentemente il Pino marittimo, il Pino domestico e il Cipresso largamente usati intorno alla metà secolo scorso nei rimboschimenti. Nell'area della Sambuca sono state censite più di 260 specie, alcune delle quali di particolare interesse floristico e fitogeografico. Sugli argini del torrente, vicino all'Eremo, sono presenti diverse felci e bellissime orchidee. Nella zona della Sambuca è stata rinvenuta nel 2010 una foresta fossile lunga un chilometro e larga una decina di metri risalente a circa dieci milioni di anni fa. Nell’area scorre il torrente Ugione che forma, lungo la sua discesa verso valle numerose cascatelle tra le quali la più nota e spettacolare, con una altezza di circa 10 m, è quella dell'Infernaccio. La fauna spesso riconoscibile per le tracce che gli animali lasciano sul terreno è composta da mammiferi (cinghiale, capriolo, daino, donnola, riccio, puzzola, tasso, scoiattolo, volpe); da uccelli fra i quali si può ammirare la ghiandaia,il codirossone, la poiana, il barbagianni e l'allocco; da rettili (vipera, biacco, biscia dal collare, ramarro, lucertola muraiola, rospo comune e rana verde. All’interno dell’area si trova l'eremo di Santa Maria della Sambuca. La chiesa è a una sola navata, con abside semicircolare e volte a crociera impostate su semipilastri addossati alle pareti. L'arredo consta unicamente di un altare a mensa che precede il vano absidale. Degli affreschi che ornavano la chiesa non rimangono che piccoli frammenti e sinopie, che ne lasciano intuire l'originaria ricchezza. Vie di accesso per l’Eremo Sambuca sono da Livorno, passando per Salviano, seguire la S.P. della Valle Benedetta. La strada porta ad un gruppo di case dove è possibile parcheggiare. La discesa a piedi fino alla Sambuca richiede circa 40 minuti. Oppure da Livorno seguire la S.P. delle Sorgenti in direzione di Nugola, superato il Cisternino, dopo circa 3 km, prendere a destra per via del Corbolone, fino al parcheggio del Tiro a volo. La salita piedi richiede circa 40 minuti.
Livorno
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  • 57014 Collesalvetti LI

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