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Oasi della Contessa

La Riserva naturale provinciale Oasi della Contessa è un'area naturale protetta della regione Toscana. Occupa una superficie di 89 ha nella provincia di Livorno, di cui 22 sono di zona umida, storica testimonianza dell’antico sistema di paludi planiziali costiere, la restante area della riserva è stata bonificata durante gli anni ottanta. La Riserva Naturale è raggiungibile dall'ingresso della Tenuta situato in Via Aiaccia (loc. Stagno), da cui è possibile arrivare al parcheggio e al punto ritrovo con la guida. L’area protetta si estende per 22 ha ca. di zona umida con percorso-natura di 2,5 km ca. con 2 ampi capanni per birdwatching e fotografia naturalistica e 4 punti di osservazione schermati.
La riserva naturale “Oasi della Contessa” nasce come della Provincia di Livorno e con l'entrata in vigore della Legge Regionale 30/2015, l'area protetta diviene Riserva Naturale Regionale. L’area è inserita nella Rete Ecologica Europea Natura 2000 e da marzo 2016 è inoltre inclusa nella Riserva della Biosfera "Selve costiere di Toscana" nell'ambito del programma MaB (Man and Biosphere) UNESCO. Negli anni si è avuto un graduale processo di rinaturalizzazione spontanea, nella zona umida le acque dell’invaso sono state ricolonizzate da un rigoglioso canneto palustre misto talvolta a tifa e alti giunchi, ma anche da estese praterie di erbe palustri con carici, giunchi di varie specie, tradizionalmente oggetto di raccolta e di utilizzo come lettiera per il bestiame, per l’intreccio o per l’impagliatura di sedie o fiaschi. In primavera le sponde dell’invaso si riempiono di gialle fioriture del giaggiolo d’acqua, di spighe violette della salcerella e di delicate fioriture rosa delle tamerici. Anche la vegetazione arborea igrofila ha ripreso vigore e ha ricolonizzato l’area protetta, con eleganti esemplari di frassino e alti pioppi bianchi, assieme a rigogliose siepi naturali di salici, tamerici, olmi. Tra le specie protette è presente la specie lianosa Periploca graeca L., relitto termofilo terziario, con la sua fioritura vellutata porporina. La zona umida, storico punto di riferimento per molte specie di uccelli acquatici, accoglie, nei vari momenti dell’anno, una grande varietà di uccelli acquatici, sia nel periodo della migrazione primaverile o autunnale, sia nella fase di svernamento o nel delicato momento della nidificazione. Molte specie scelgono l’area anche solo come luogo di alimentazione durante il giorno o come dormitorio per la notte, mentre altre sedentarie hanno trovato luogo ideale per stazionare tutto l’anno e dare vita alla loro prole. Svassi e tuffetti con i loro piccoli, varie specie di anatre, gallinella d’acqua e folaga, ma anche porciglione, voltolino, schiribilla, aironi di diversa specie (airone rosso, tarabuso, tarabusino, sgarza ciuffetto, airone cenerino, garzetta, airone bianco maggiore, airone guardabuoi, nitticora), ma anche mignattaio, ibis sacro, cicogna bianca, rapaci come il falco di palude, ma anche piccoli passeriformi di canneto, colorati gruccioni e ghiandaie marine, il martin pescatore, abile tuffatore a caccia di pesci, e molti rappresentanti del gruppo dei cosiddetti “limicoli”, tra cui l’elegante cavaliere d’Italia, alternano la loro presenza nelle varie stagioni dell’anno. Sulle acque dell’invaso l’occhio attento può scorgere la sagoma colorata di libellule e damigelle con le loro ali trasparenti a trama intessuta e il volo di colorate farfalle tra i fili d’erba coperti dalla rugiada mattutina, per la felicità degli appassionati di macro fotografia. E i più fortunati assistono ai passaggi della volpe a caccia di anatre o folaghe e dei daini che attraversano indisturbati le acque della palude.
Collesalvetti
Accessibilité :
  • Atmosfera olfattiva
  • Parcheggio dedicato
  • Segnaletica per percorsi interni / esterni
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Contact :
  • Via della Chiesa, 93, 57017 Guasticce LI

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