POI

Menù :
Histoire
Personnages
Nature
Itinéraires par région

Cinta Muraria Aldobrandesca e Senese, Magliano in Toscana

L’importanza strategica di Magliano, così vicino al mare e all’entroterra dall’Amiata a Pitigliano, è sempre stata indubbia. Oggi la cinta muraria di Magliano in Toscana è una delle più interessanti e complete fortificazioni urbane medievali della Toscana, sia per l'aspetto scenografico sia per l'alto esempio di architettura militare che rappresenta. Sul colle dove sorge la cittadina era presente un castello, nominato per la prima volta nel 1097 e incluso in tutti gli atti di divisione dei territori degli Aldobrandeschi, conti di Santa Fiora e signori della zona.
L’importanza strategica di Magliano, così vicino al mare e all’entroterra dall’Amiata a Pitigliano, è sempre stata indubbia. Oggi la cinta muraria di Magliano in Toscana è una delle più interessanti e complete fortificazioni urbane medievali della Toscana, sia per l'aspetto scenografico sia per l'alto esempio di architettura militare che rappresenta. Sul colle dove sorge la cittadina era presente un castello, nominato per la prima volta nel 1097 e incluso in tutti gli atti di divisione dei territori degli Aldobrandeschi, conti di Santa Fiora e signori della zona. Nel 1326 Magliano fu occupato dal Re di Napoli e concesso da Carlo, duca di Calabria e capo delle forze imperiali, ai Conti Pannocchieschi ma dopo solo un anno, grazie all'intervento di Ludovico il Bavaro, fu restituito ai Conti di Santa Fiora. Prima di abbandonare il castello i Pannocchieschi lo incendiarono. Nel 1358 il casello fu concesso in enfiteusi alla Repubblica di Siena che lo concesse in signoria a Spinello di Spinello Tolomei. I Senesi si occuparono immediatamente di ricostruire il Cassero, oggi scomparso, e nel ventennio successivo, con l'utilizzo di maestranze specializzate, di rinforzare la cinta muraria. Ulteriori addizioni e migliorie furono effettuate nel corso del 1400. Di quest'ultima ancora oggi tre lati sono ben conservati, intervallati da torrioni rotondi e torri quadrate, resti del castello. Il camminamento di ronda, recentemente restaurato e in gran parte agibile, è sostenuto da archetti pensili su mensole a piramide rovesciata, un classico dell'architettura fortificata senese. Il lato Nord è ormai inglobato nelle abitazioni e difficilmente leggibile. La Porta San Giovanni sul lato sud e quella di San Martino su quello Nord sono i due, ancora integri, originari ingressi al recinto. Accanto alla Porta San Giovanni si può ammirare un tratto delle mura più antiche, dominate da una torre quadrata sulla quale ancora è visibile lo stemma degli Aldobrandeschi, conti del Sacro Romano Impero, vicari Imperiali. Da qui le mura in pietra proseguono fino a saldarsi alla cinta muraria Senese del lato ovest, quello rivolto al mare, di spessore ben più massiccio e intervallata da ben sei torrioni circolari, notevole novità per l'architettura dei tempi, dotati di feritorie e troniere. Uscendo da Magliano attraverso la porta San Giovanni, subito fuori dalla cinta muraria, nell'uliveto posto dietro la piccola chiesa romanica della Santissima Annunziata, si trova l'Ulivo della Strega, un ulivo monumentale e antichissimo fra più vecchi d’Europa. Il nome di "Ulivo della Strega" è legato alle numerose leggende che sono state tramandate nel corso dei secoli e sono giunte fino alle nostre orecchie. Si narra infatti che il nome risalga al Medioevo quando l'ulivo di Magliano era considerato un luogo di ritrovo di tutte le streghe della Maremma. Una leggenda racconta di una strega che ogni venerdì danzava intorno all’albero costringendo così la pianta a contorcersi fino ad assumere le forme attuali. Al termine del rito satanico la strega si trasformava in un enorme gatto dagli occhi infuocati e rimaneva a vegliare l’albero tutta la notte. Un’altra leggenda narra che sotto a questa pianta, giocassero a bocce alcuni contadini, uno dei quali abituato a bestemmiare duramente. All’ennesima richiesta di smettere di farlo lui rispose “Smetterò di bestemmiare quando questa pianta farà i fagioli”. Naturalmente l’anno seguente questo accadde ed il bestemmiatore dovette mantenere la sua promessa e redimersi.
Magliano in Toscana
:
Contact :

        Skip to content