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Il parco archeologico di Roselle è collocato in un contesto paesaggistico di particolare bellezza. Ospita eventi culturali e iniziative didattiche di grande pregio e richiamo turistico, particolarmente sicuro da visitare in questo periodo di crisi epidemica. L’area di Roselle, frequentata fin da età pre e protostorica, si struttura in un agglomerato urbano nel VII sec. a.C. e si dota, alla metà del secolo successivo, di una poderosa cinta muraria, che disegna un perimetro irregolare di oltre 3 km, all’interno del quale c’è una superficie di circa 40 ettari, in gran parte fruibile al pubblico. Il sito, di notevole valore archeologico, ambientale e paesaggistico, consente di ripercorrere la storia della Città antica dal VII sec. a.C. al 1138, quando il trasferimento della sede vescovile a Grosseto ne determinò l’abbandono e l’oblio, fino alla riscoperta a partire dalla fine del 1700. Gli scavi consentono di vedere ampie sezioni della cinta muraria (circa 3 Km), parte in opera poligonale alta fino a 5 metri (VI-II sec. a. C.), i resti della città romana (foro, cardo maximus, basilica forense di età imperiale, e residenze signorili) e, su un colle, parti di un piccolo anfiteatro e di impianti termali. Scavi più profondi hanno rivelato l'impianto urbano di età tardo arcaica, con abitazioni e laboratori artigiani del VII-VI sec. a. C. storia dell'edificio: Roselle era una delle più importanti città dell'Etruria. Fu romanizzata alla fine del III secolo a.C. e abbandonata durante il medioevo, quando la popolazione si trasferì a Grosseto. Dopo sporadiche esplorazioni effettuate alla fine dell'Ottocento, dal 1942 campagne di scavo regolari hanno riportato alla luce la città.

Il parco archeologico di Roselle è collocato in un contesto paesaggistico di particolare bellezza. Ospita eventi culturali e iniziative didattiche di grande pregio e richiamo turistico, particolarmente sicuro da visitare in questo periodo di crisi epidemica. L’area di Roselle, frequentata fin da età pre e protostorica, si struttura in un agglomerato urbano nel VII sec. a.C. e si dota, alla metà del secolo successivo, di una poderosa cinta muraria, che disegna un perimetro irregolare di oltre 3 km, all’interno del quale è una superficie di circa 40 ettari, in gran parte fruibile al pubblico. Il sito, di notevole valore archeologico, ambientale e paesaggistico, consente di ripercorrere la storia della Città antica dal VII sec. a.C. al 1138, quando il trasferimento della sede vescovile a Grosseto ne determinò l’abbandono e l’oblio, fino alla riscoperta a partire dalla fine del 1700. Gli scavi consentono di vedere ampie sezioni della cinta muraria (circa 3 Km), parte in opera poligonale alta fino a 5 metri (VI-II sec. a. C.), i resti della città romana (foro, cardo maximus, basilica forense di età imperiale, e residenze signorili) e, su un colle, parti di un piccolo anfiteatro e di impianti termali. Scavi più profondi hanno rivelato l'impianto urbano di età tardo arcaica, con abitazioni e laboratori artigiani del VII-VI sec. a. C. storia dell'edificio: Roselle era una delle più importanti citta dell'Etruria. Fu romanizzata alla fine del III secolo a.C. e abbandonata durante il medioevo, quando la popolazione si trasferì a Grosseto. Dopo sporadiche esplorazioni effettuate alla fine dell'Ottocento, dal 1942 campagne di scavo regolari hanno riportato alla luce la città.

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