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orii

Gli orii si stabiliscono in rifugi spesso utilizzati fin dalla preistoria. A loro volta, sono stati utilizzati come abitazioni o sepolture, rifugi per la transumanza invernale, magazzini agricoli, ricoveri per maiali, agnelli o capre, rifugi per banditi e poi combattenti della resistenza, e hanno accompagnato l'umanità attraverso i secoli. Testimoni della storia tormentata, delle lotte, delle sofferenze e delle fatiche di coloro che hanno plasmato, camminato e lavorato questa terra, conservano dentro di loro tutti i segreti e i misteri dei secoli passati. Gli orii si trovano in tafoni. I tafoni sono tipiche curiosità geologiche, nate dall'erosione della roccia che crea strane forme e avvallamenti, rifugi adeguati utilizzati dall'uomo fin dalla preistoria. Il granito è composto da diversi minerali, i principali sono il quarzo, i feldspati e la mica nera. L'acqua piovana, che contiene sali disciolti tra cui il cloruro di sodio, ma anche l'azione del vento e del sole, e le differenze di temperatura, porteranno alla disintegrazione granulare e alla distruzione della roccia per sfaldamento. Così, col passare del tempo, la cavità si forma e poi si espande, creando queste strane forme. Il territorio di Monaccia d'Auddè è a tutt'oggi il più antico insediamento della Corsica. Il sito di Canisgionu, un accampamento composto da diverse capanne, risale al periodo mesolitico, 11.000 anni fa. La caccia, la pesca e la raccolta erano le attività principali in quel periodo. Richiedevano una grande conoscenza dell'ambiente. Piante, bacche, miele, selvaggina, pesce, rocce e legno erano risorse essenziali per la sopravvivenza del gruppo. L'animale cacciato abbondantemente durante la preistoria dell'isola era un piccolo roditore, il prolagus, una specie di "coniglio ratto", che da allora è scomparso. Tutto il territorio della Monaccia, dalle pianure costiere al massiccio di Cagna, passando per Cubia, era abitato fin dal mesolitico. Intorno al 5500 a.C., durante il periodo neolitico, si diffuse l'agricoltura. Sono stati seminati cereali, grano e orzo. Fu in questo periodo che pecore, capre, mucche e maiali, recentemente addomesticati nel Vicino Oriente, furono introdotti nell'isola. Le prime radure, le prime coltivazioni, hanno poi cominciato a modificare il territorio. Queste comunità di villaggi neolitici progettarono la rete di strade, organizzarono e modellarono un nuovo territorio che i loro discendenti avrebbero completato, in strati successivi, nel corso dei millenni, seguendo le orme dei loro antenati. L'oriu, a pochi passi dal sentiero, invita a contemplare il sito, che è così pieno di storia.
  • Itinerario turistico
  • Posto
  • Monacia-d'Aullène
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