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Il Museo archeologico d'Aleria è un museo del sito che conserva e promuove le collezioni scoperte durante gli scavi effettuati nella zona di Aleria. Questa istituzione del "Musée de France" presenta l'evoluzione dell'occupazione umana di una zona particolare, la pianura orientale della Corsica, durante l'Antichità. Si trova in un forte genovese classificato come monumento storico.

Gli scavi effettuati a partire dagli anni 1920 sul sito della città romana, poi sulla necropoli di influenza etrusca di Casabianda, hanno permesso la costituzione di una collezione di archeologia classica che conta circa 10.000 oggetti. La sua sezione greco-etrusca, composta da ceramiche con ricca decorazione a figure rosse, armi e gioielli, è una delle più belle e ricche attualmente conosciute a livello internazionale. Recenti diagnosi archeologiche mostrano che le aree delle necropoli sono molto più ampie di quelle conosciute, e nei prossimi anni la collezione di Aleria sarà contestualizzata alla luce delle recenti scoperte, ricreando il legame, soprattutto in epoca etrusca, tra le necropoli e le aree dedicate all'abitazione e alla produzione. Mentre il sito della città romana è attualmente oggetto di un'ampia ricerca che porterà a una valorizzazione di alta qualità, la collezione relativa è nella maggior parte dei casi il risultato di ritrovamenti casuali. Alcune parti di questa collezione, l'epigrafia su marmo o le monete per esempio, illustrano comunque la realtà politica e amministrativa, la vita quotidiana, i processi di produzione e di scambio. La prospettiva di completarla con le recenti scoperte delle oltre 180 tombe scavate nella necropoli romana di Lamaghjone (che illustrano più particolarmente gli aspetti rituali e di sepoltura) permette di prevedere la costituzione negli anni a venire di una collezione completa e documentata per questo periodo. Negli anni '60, l'importanza di questa collezione portò alla creazione di un deposito di scavi archeologici. Si trova a meno di 200 metri dal centro della città antica, nel piccolo forte genovese di Matra, le cui prime elevazioni risalgono al XV secolo. È in questo edificio protetto che il Museo Archeologico di Aleria offre una museografia che racconta la storia dei territori di Aleria, la porta d'accesso e di comprensione della Corsica antica nel cuore degli scambi mediterranei. Un primo percorso espositivo intitolato "Aldilà. Antiche necropoli di Aleria alla luce" si interroga sui rituali di sepoltura e sull'accompagnamento dei defunti alla loro ultima dimora. Questo spazio è destinato ad evolversi, poiché è anche il ricettacolo delle ricerche archeologiche in corso: dall'agosto 2021 ospita gli oggetti portati alla luce nel 2019 durante lo scavo preventivo della necropoli romana di Lamaghjone. La seconda parte della visita, intitolata "Aleria a Rumana", è dedicata al periodo romano, attraverso una presentazione della vita quotidiana degli abitanti della città romana di Aleria, prima della visita al sito. Questo complesso archeologico globale accoglie circa 40.000 visitatori ogni anno.

Aléria

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