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Il Museo della Corsica, a Corti, è un luogo di conservazione e di valorizzazione delle collezioni di etnologia rurale e di arte popolare, ma anche un luogo d'interrogazione sul presente e sul futuro della Corsica negli approcci sociali, economici e culturali. Ogni anno, una nuova mostra temporanea e i suoi contrappunti completano l'esposizione permanente.

Il Museo della Corsica ha aperto le sue porte nel giugno 1997 per ospitare la collezione di etnografia raccolta da Padre Louis Doazan, commissionata dal Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari. L'architetto Andrea Bruno, esperto dell'UNESCO e specialista nella riabilitazione di vecchi edifici, ha trasformato questo luogo in un vero e proprio sito museo. Situato nel cuore della cittadella, che è un monumento storico classificato, e combinando la ristrutturazione di un edificio neoclassico con la costruzione contemporanea, offre al pubblico uno spazio favorevole alla scoperta di una cultura e del suo territorio. La sua museografia si basa sull'articolazione di due gallerie permanenti e spazi per esposizioni temporanee. La galleria Doazan mette in evidenza il modo in cui i viaggiatori e gli etnologi hanno guardato la Corsica rurale tradizionale nel corso dei secoli. La galleria "museum in the making" è dedicata ai problemi dell'antropologia attuale. Inoltre, una sala è dedicata alla cittadella di Corti, "A citadella di Corti, une citadelle pour horizon". Ogni anno, una nuova mostra temporanea e i suoi contrappunti, così come uno spazio educativo e interattivo dedicato ai giovani, completano il percorso. È accompagnato da un catalogo riccamente illustrato con articoli di noti scienziati sull'argomento. Questo museo della società e il suo programma culturale offrono così una diversità di punti di vista che accompagnano il visitatore affinché possa costruire la sua propria visione della Corsica. Istituzione risorsa in termini di etnografia corsa tra la fine del XIX secolo e gli anni 70, le collezioni del museo si arricchiscono regolarmente di oggetti e documenti audio e audiovisivi che testimoniano il dinamismo di questa società dalle identità plurali. Quasi 10.000 oggetti etnografici, dipinti, stampe e disegni, mappe, cartoline e fotografie compongono la collezione del patrimonio, così come gli archivi sonori e documentari. Dalla sua apertura, non meno di 1.540.000 visitatori sono venuti a scoprire questi spazi e il sito della cittadella di Corti.

Corte

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