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CAPELLA DI NOTRE-DAME DE MONSERRATO

Questa cappella del XVI secolo è conosciuta soprattutto per la sua "Scala santa", un privilegio concesso al popolo di Bastia da Papa Pio VII come ringraziamento per l'accoglienza riservata ai membri del clero esiliati a Bastia da Napoleone.
La cappella di Nostra Signora di Monserrato, classificata come Monumento Storico, fu fondata nel XVI secolo. Fu danneggiata dai soldati genovesi nel 1761 e poi completamente restaurata. La facciata fu ricostruita nel XIX secolo in stile neoclassico. Il portale di marmo risale al 1860. L'edificio ospita una "Scala Santa", in riferimento a quella del Pretorio di Gerusalemme salita da Gesù durante il suo processo da Ponzio Pilato che decise la sua crocifissione. La sua costruzione fu autorizzata da Papa Pio VII nel 1816, dopo che Napoleone I, allora in conflitto con il Papa, aveva esiliato 424 membri dell'alto clero romano a Bastia. La qualità dell'ospitalità dei Bastiani gli ha fatto guadagnare questo gesto di riconoscimento. Per privilegio speciale, la scala porta le stesse indulgenze di quella di Roma, purché la si salga in ginocchio. La scala non fu installata fino al 1884. In una delle nicchie del coro si trova una statua di marmo bianco, fatta a Genova e risalente al 1637. Stava sopra l'altare anche prima che fosse costruita la scala. Le cappelle laterali contengono tre dipinti ad olio. A destra, "Il martirio di Santa Felicità e dei suoi figli Alessandro, Vitale e Marziale", opera registrata come Monumento Storico e attribuita al pittore di Bastia Anton Benedetto Rostino (1750-1821), restaurata nel 2019. A sinistra, "La Visitazione", attribuita a Marc'Antonio De Santis, un pittore di origine napoletana la cui attività è attestata a Bastia fin dal 1646. C'è anche un ritratto del reverendo Lorenzo Lucciana (anonimo, scuola corsa del XVIII secolo). Un cartello di legno indica che durante un'apparizione, fece voto di ricostruire la cappella di Monserrato, distrutta dai genovesi nel 1761.
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