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Come molti conventi della città, Sant'Angelo ha subito grandi cambiamenti dopo essere stato trasformato in caserma durante la Rivoluzione.

Fondato nel 1612, questo antico convento apparteneva all'ordine francescano riformato. A partire dal 1645, l'edificio originale fu demolito e ricostruito in grande stile. Era allora in grado di ospitare una trentina di religiosi, un ospedale per gli indigenti e un ospizio per gli infermi e i bambini abbandonati. La sua vasta chiesa, con 12 cappelle laterali, era dedicata a San Michele Arcangelo (da cui il nome Sant'Angelo). Aveva l'originalità di avere un coro rialzato, costruito sopra una grande cripta semisepolta. Nel 1791, i monaci furono espulsi dalla Rivoluzione e il loro stabilimento fu assegnato all'esercito come caserma. La chiesa, spogliata delle sue decorazioni e opere d'arte, fu trasformata in un dormitorio. Nel 1849, fu diviso in tre livelli da piani intermedi e usato come deposito di grano. Nel 1850, per ragioni di impermeabilizzazione del tetto e di stabilità della muratura, i militari demolirono il grande frontone triangolare che coronava la facciata. Alla fine del XIX secolo, tre degli edifici erano in pericolo di crollo e dovettero essere demoliti. La parte rimanente (l'ala della chiesa, alla quale fu aggiunto un nuovo edificio) fu convertita in un magazzino alimentare e fu chiamata "Manutention militaire" (manipolazione militare). La città ha acquistato gli edifici nel 1993. I lavori sono stati eseguiti sull'edificio per ospitare le sedi delle varie associazioni culturali di Bastia. Dal 1999, l'ex convento ospita la "Maison des Associations Sant'Angelo".

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