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ORATORIO DELLA CONFRATERNITA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE

L'edificio risale all'inizio del XVII secolo. Le sue pareti sono ricoperte di velluto nella tradizione genovese e il resto della sua decorazione testimonia sia la ricchezza del quartiere Terra Vecchia che il posto degli artisti italiani nella cultura di Bastia.
La Confraternita dell'Immacolata Concezione fu fondata nel 1588. L'edificio che serve da cappella fu completato nel 1609. La sua facciata è abbellita da un portale barocco, datato 1704, e da un rivestimento di lastre di marmo di Carrara, posate nel 1858 e 1859. All'interno, le pareti sono ricoperte di damasco di seta e i pilastri sono ricoperti di velluto di Genova. L'uso di rivestimenti tessili nelle chiese di Bastia è una tradizione genovese, introdotta dal governatore Filippo da Passano nel 1589. La decorazione della volta risale al XVII secolo. Fu restaurato e completato nel 1855 da una squadra di pittori italiani guidati dal fiorentino Bernardo Francesco Sieni. La pala architettonica dell'altare maggiore, con grandi colonne monolitiche, fu scolpita nel 1624. La tavola dell'altare fu ricostruita nel 1763. La pala d'altare fu dipinta nel 1869 dal pittore Léon Olivié, su modello di Murillo. La mezzaluna d'argento che adorna l'ultimo gradino dell'altare è un candelabro che veniva usato solo per le occasioni speciali. Fu realizzato dall'argentiere senese Gaetano Macchi nel 1856-1857 ed è fatto di 6,5 kg d'argento. Gli altari laterali in marmo policromo furono eretti nel 1764. Sulla destra c'è un dipinto su legno (il trasporto della croce), risalente all'inizio del XVI secolo. A sinistra, una tela dipinta nel 1885 dall'artista di Bastia Ange Varese raffigura San Filippo Neri e San Francesco d'Assisi ai piedi di San Giuseppe.
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