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MEMORIALE

Inizialmente previsto per commemorare la guerra del 1870, questo monumento evoca con le sue decorazioni un episodio della storia della Corsica del XVIII secolo.
A partire dal 1895, un grande monumento ai morti della guerra del 1870 sarà eretto sulla piazza Saint-Nicolas. Diversi progetti sono stati previsti ma poi abbandonati. Nel 1912, gli scultori di Bastia Louis Patriarche (1872-1955) e Jean-Mathieu Pekle (1868-1956) furono ufficialmente incaricati. Patriarche fu incaricato di creare le statue monumentali e Pekle i bassorilievi per la base. Nel 1913 fu presentato un modello in stile Art Nouveau, ma la guerra del 1914-1918 scoppiò e il progetto fu rimandato. La Grande Guerra costò alla Corsica un tributo di 11.000 morti e nacque l'idea di un monumento commemorativo. Nel 1920, la città contattò nuovamente gli scultori Patriarche e Pekle e li incaricò. Il monumento fu completato nel 1925. Il gruppo scolpito in cima evoca un passaggio della storia della Corsica del XVIII secolo. Simboleggia il sacrificio patriottico corso rappresentando una vedova che, avendo già perso due figli in battaglia durante la guerra d'indipendenza, viene a portare il suo ultimo e giovane figlio al generale Pascal Paoli. Sul retro del plinto, un bassorilievo di Jean-Mathieu Peckle raffigura il "vòceru", un lamento funebre tradizionale improvvisato da una o più donne davanti al corpo di un defunto. La base originale, fatta di un grande blocco di roccia grezza, era considerata antiestetica e indegna del luogo. Nel 1929 si decise di cambiarlo. Un basamento in stile Art Déco è stato commissionato all'architetto di Bastia Simon-François Fratacci. Fu inaugurato nel 1935.
  • Luogo di memoria
  • Bastia
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