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IL CONVENTO DELLE TURCHINE

Fu fondata nel 1613. Il termine "turchine" si riferisce al colore blu dell'abito di queste suore, che appartenevano a un ordine religioso poco diffuso, fondato da una suora genovese.
Le sorelle "turchine" erano così chiamate perché indossavano un abito blu (la parola italiana "turchino" designa questo colore). Nel periodo francese, erano chiamati "turquines". Appartenevano a un ordine religioso poco diffuso, fondato da una suora genovese di nome Maria Vittoria De Fornari (1562-1617). La fondazione del convento di Bastia risale al 1613. Questo stabilimento, che era una filiale del convento delle "turchine" di Genova, era soggetto alle stesse regole della casa madre. Al piano terra, si può vedere un cancello per le carrozze che era l'ingresso principale del convento. Dà accesso a un piccolo cortile interno, nel cui asse si trovava la cappella dedicata all'Annunciazione. La cappella era profonda tre campate, delimitate da grandi pilastri. Sul lato destro del cortile, una scala a volta distribuisce i piani. Durante la Rivoluzione, l'edificio fu dichiarato proprietà dello Stato con la legge del 10 luglio 1791, e fu poi convertito in caserma. Alla fine del XIX secolo, la "Caserne des Turquines" prese il nome di "Caserne Sebastiani" in onore del conte Orazio Sebastiani (1772-1851), che fu generale maggiore, ambasciatore, deputato per la Corsica, ministro della marina e degli affari esteri e maresciallo di Francia. Oggi, l'edificio ospita parte dei locali della scuola professionale marittima e di acquacoltura.
  • Sito religioso
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