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Il convento, fondato nel 1600, ospitava una sessantina di suore delle migliori famiglie dell'isola, che si dedicavano all'educazione delle ragazze della buona società osservando una regola molto severa.

Convento delle Clarisse, fondato nel 1600, l'edificio ospitava circa 60 suore. Le suore clarisse di Bastia appartenevano alle migliori famiglie dell'isola e si dedicavano all'educazione delle ragazze della buona società. Anche se la regola del loro ordine non li obbligava ad essere completamente chiusi, si attenevano strettamente ad essa. Hanno fatto incidere questo verso di Dante sul primo gradino della scala d'ingresso del convento: "lasciate ogni speranza voi ch'entrate". Questo implicava che una volta entrata, la giovane novizia non sarebbe più uscita. Una volta all'anno, il giorno di Santa Chiara, il governatore della Corsica veniva ricevuto nel convento. Ha assistito alle funzioni e a un pasto preparato in suo onore dalle suore. Era, con il cappellano, l'unico uomo che poteva parlare con loro. In disuso durante la Rivoluzione, il convento fu occupato dal Genio Militare. Nel 1818, l'edificio divenne una prigione e le prigioni, che prima erano situate nei passaggi sotterranei del Palazzo dei Governatori, vi furono trasferite. A quel tempo, le finestre erano parzialmente murate. La cappella del convento, precedentemente dedicata a Santa Chiara d'Assisi, è stata spogliata della sua decorazione e delle sue opere d'arte. Diviso da un tramezzo, è stato trasformato in segrete. Il carcere funzionò in questi locali fino al 1993, quando fu trasferito in nuovi edifici nel comune di Borgo.

Bastia

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