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Il palazzo dei governatori genovesi occupa il sito di una fortificazione chiamata "la bastia", eretta nel 1380 e che ha dato il nome alla città.

L'edificio originale fu fondato dal governatore genovese Leonello Lomellini nel 1380 come una costruzione fortificata, "la Bastia", che diede il nome alla città. L'edificio attuale, di grandi proporzioni, fu iniziato dal governatore Raffaello Grimaldi nel 1488. Il governatore Andrea Spinola completò l'opera nel 1521. Oltre agli appartamenti privati del governatore, il palazzo ospitava sale pubbliche, una corte di giustizia, uffici o registri, tre cappelle (ad uso del governatore, dei soldati, dei prigionieri), le prigioni di stato, una caserma per i soldati tedeschi (le guardie personali del governatore). Con la partenza dell'ultimo governatore genovese nel 1768, il palazzo perse il suo status di residenza. Il "Conseil Supérieur de l'Isle de Corse" vi fu allora installato. Durante la Rivoluzione, ospitava il Direttorio del Dipartimento. Dal 1791, l'edificio fu trasformato in caserma dall'esercito, che lo occupò fino al 1948. Un angolo del cortile interno, distrutto da una bomba a orologeria nel 1943, è stato ricostruito nel 2008 in stile contemporaneo. Il Palazzo dei Governatori, che ospita il Museo di Bastia dal 1952, è stato classificato come monumento storico nel 1977. Questo Museo d'Arte e di Storia offre ai visitatori la possibilità di scoprire, in sale rinnovate nel 2010, un percorso tematico permanente. Gli assi principali che guidano il discorso sono: l'urbanistica, la ricchezza intellettuale e artistica della città, il suo peso politico, sociale ed economico.

Bastia

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