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Casissa (Isola del Cantone)

Un paio di chilometri oltre Marmassana, in direzione levante troviamo il paese Casissa, in dialetto “Cascissa”; da atto pubblico del 27 settembre 1235 viene nominato “Carsisam”. Il toponimo potrebbe derivare dalla radice “Car”/”Caer”, voce celtoligure col significato di “luogo roccios/altura rocciosa/rocca”. Cenni storici [dal libro di L. Tacchella “Montessoro e Crocefieschi nella Storia”] : nel 1235 Simone di Casissa era uomo “donegales” sia per il Signor Torto di Montalto che per il Signor Cantatore e versava annualmente a titolo di affitto due staia di frumento, due di spelta ciascuno (altro nome del grano farro) e cinque soldi pavesi con l'obbligo di albergaria. In occasione della visita da parte dei paesani al feudo dei propri Signori a Montalto si doveva elargire un'offerta di vitto. Lanfranco di Casissa era uomo “donegales” dei Signori Quaglia e pagava agni anno quattro staia e cinque spelte di frumento più otto soldi per albergaria. Nel 1954 il paese è stato definitivamente abbandonato, mentre la strada di terra battuta è stata, curiosamente, aperta successivamente, nel 1956.
Isola del Cantone
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