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La costruzione del castello avvenne nel 1207 da parte dei vescovi di Tortona e rappresenta il momento in cui l'età barbarica si salda con l'età feudale. Il castello è stato testimone di complesse vicende: passò dai vescovi di Tortona ai Marabotto, dai Marabotto agli Spinola (1242) da costoro ai Fieschi, poi agli Adorno (1392) infine alla Repubblica e poi di nuovo ai Fieschi, ai quali rimase sino al 1797. Si trova incastrato su un roccione di puddinga che sovrasta da un'altezza di 150 metri il comune di Savignone. L'elemento meglio conservato è la torre, dietro la quale si ergeva il castello vero e proprio, con una pianta a "ferro di cavallo; nella parte settentrionale del castello vi sono i resti dell'abitazione padronale, con finestroni ampi ad altezza elevata. I sotterranei sono scavati nella puddinga e si articolano in un ampio stanzone che era riservato ai soldati, chiuso da due lati dal muraglione perimetrale, e in una cisterna per l'acqua. Ultimi proprietari furono i marchesi Crosa di Vergagni, eredi dei Fieschi dal matrimonio di Nicolò e Carlotta Fieschi. Attualmente oggetto di restauro conservativo, rappresenta una meta interessante per il suo notevole valore paesaggistico.

Savignone

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