POI

Menu :
Histoire
Personnages
Nature
Itinéraires par région

Chiesa di S. Giovanni Battista - Bortigali

Collocato ad anfiteatro ai piedi del trachitico monte Santu Padre, Bortigali è posto ad un'altitudine media di 510 metri. Si trova nelle vicinanze della Strada statale 131 e per questa caratteristica è facilmente raggiungibile da tutte le parti della Sardegna. La ricchezza di testimonianze archeologiche (soprattutto nuraghi e domus de janas) attesta la presenza umana già in età preistorica in un territorio che doveva distinguersi per la fertilità dei luoghi. Così come risultano testimoniati e documentati gli altri periodi sino al Medioevo (Mulargia era centro noto sulla strada Karalis-Turris Libissonis; il paese di Ortucale era citato nel “Condaghe” di San Nicolò di Trullas (secoli XII-XIII). Secondo una tradizione non completamente documentata pare che il primo insediamento fosse una città punico-romana, poi distrutta, chiamata Berre. Si narra che sette famiglie superstiti formarono il primo nucleo del paese; la leggenda vuole che un vicinato della Bortigali di oggi si chiami proprio per questo motivo "Sette padeddas" (sette “padelle”, cioè sette “fuochi”, famiglie). Nel periodo giudicale la villa di Bortigali fece parte della curatorìa del Marghine nel giudicato di Torres. Nel 1259, caduto il giudicato, la curatorìa fu annessa al giudicato arborense. Alla fine del giudicato, nel 1410, la villa passò al visconte di Narbona, e poi, nel 1420, agli Aragonesi, che la concessero in feudo ai Centelles. Ceduta nel 1439 a Salvatore Cubello, fu inclusa nel marchesato di Oristano sino al 1478. Il paese tornò ad essere incluso nella contea di Oliva, infeudata prima ai Centelles e poi, per successione, ai Borgia. Il periodo in cui il paese acquista consistenza è sicuramente quello compreso tra i secoli XVI e XVII; risalgono infatti a questo periodo quasi tutte le numerose chiese, come pure gli architravi tardogotici che ancora si possono vedere nelle case dell'esteso centro storico. Estinta la famiglia dei Borgia, la villa fu concessa alla loro erede Maria Giuseppa Pimentel. Come molti altri villaggi del Marghine non ebbe un rapporto facile con i nuovi feudatari, che dalla Spagna facevano amministrare il feudo a funzionari senza scrupoli, così tra il 1774 e il 1785 si rifiutò apertamente di pagare i tributi e nel 1795 prese parte ai moti antifeudali (anche se alcuni tra i ricchi proprietari locali furono tra quelli che in qualche modo contrastarono il viaggio di Giovanni Maria Angioy tra i villaggi della Sardegna). Nel 1821 la comunità di Bortigali fu inclusa nella Provincia di Cuglieri – nella quale era anche capoluogo del Distretto comprendente altri otto Comuni limitrofi (Birori, Borore, Dualchi, Lei, Macomer, Mulargia, Noragugume e Silanus) e nel 1843 cessò definitivamente il suo rapporto con gli ultimi feudatari. In questo secolo contava oltre 3000 abitanti, era, con Bolotana, il centro più popoloso del Marghine e vi risiedevano molte famiglie nobiliari, che naturalmente portavano ricchezza e benessere. Nel 1848, abolite le vecchie province, fu compreso nella Divisione Amministrativa di Nuoro e vi rimase fino al 1859, quando (in seguito al cosiddetto “Decreto Rattazzi”), entrò a far parte della nuova Provincia di Cagliari, circondario di Oristano, mandamento di Macomer. Più tardi (nel 1865), al comune di Bortigali fu aggregato il territorio del soppresso comune di Mulargia. Nel 1927 fu inserito nella neonata Provincia di Nuoro, della quale tuttora fa parte. Durante la II Guerra Mondiale è stato sede del Comando Supremo delle Forze Armate della Sardegna, e diede i natali nel 1943 a Radio Sardegna, prima emittente libera d'Italia. La chiesa di San Giovanni Battista, è un edificio del XVIII secolo con tre navate, realizzato con muratura in pietra, mantiene eretto il fronte, con il campanile a vela, e buona parte dei muri perimetrali sino all'imposta della copertura. In epoca romana, presso la chiesa sorgeva l'oppido Berre. Gli Aragonesi, nel processo di consolidamento del loro potere in Sardegna, promossero una campagna di coloni
Bortigali
ACCESSIT:
Contact :

        Skip to content