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UN PAESAGGIO MODELLATO DALLA MANO DELL'UOMO Regione agricola prospera, la piccola penisola di Cap-Corse ha approfittato di un terreno dai pendii a volte ripidi sviluppandolo per l'agricoltura. Coltivare la terra che nutre La zona intorno a u Liccetu e u Fenu è stata oggetto di un importante sviluppo agricolo. Gli orti producevano verdure e frutta in abbondanza. Lungo il percorso, le terrazze di coltivazione, le aie, i canali di irrigazione e i bacini rivelano il lavoro massacrante intrapreso da diverse generazioni successive per estrarre qualche sussidio da una terra che era comunque difficile da coltivare. Entrando in quello che una volta era il mondo intimo dell'ortu (l'orto), rigorosamente sorvegliato e protetto, il percorso si snoda lungo le belle terrazze di coltivazioni. I giardini si raggruppavano intorno a un canale d'irrigazione che, dai sette bacini di Razedda, riforniva d'acqua le frazioni di u Liccetu e u Fenu. "L'antico regolamento fatto dai nostri autori La fornitura di acqua ai giardini era regolata dai proprietari. Un regolamento orale specifico delle due frazioni è stato perpetuato dalla tradizione. Era conosciuto e applicato da tutti. L'uso dell'acqua era condiviso per due terzi per u Fenu e un terzo per u Liccetu. Ogni anno, dopo che il burrone era stato pulito, venivano estratti a sorte per distribuire i diritti d'acqua. Un patrimonio vegetale sorprendente Il patrimonio di piante coltivate di Cap-Corse era molto ricco in passato. A Luri sono stati inventariati ortaggi e diverse varietà di alberi da frutta tradizionali. Tra queste specie, il cappero di Cap-Corse è un arbusto che cresce spontaneamente sulle pareti e sulle rocce ben esposte della regione. I suoi frutti, conservati in aceto, danno capperi.

Luri

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