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Delle sette cittadelle corse, la Cittadella di Corte è l'unica costruita nell'interno e i suoi tre livelli di difesa ne fanno un sito eccezionale in Europa. Fu costruita in due fasi: nel 1419, Vincentello d'lstria fece costruire il Castello (o Nido dell'Aquila) in cima alla roccia che domina la città. Nel 1769, sotto gli ordini del conte di Vaux, le truppe francesi iniziarono la costruzione della cittadella stessa.

La cittadella è la prima vista dei viaggiatori, che vengano da Bastia, Aleria o Ajaccio, ed è il simbolo della città di Corte. Ma era anche per l'esercito francese del XVIII secolo una meta da raggiungere, un obiettivo finale, un'utopia da realizzare: costruire una cittadella inespugnabile al centro della Corsica. La sua costruzione, una vera impresa tecnica, ha richiesto 350 anni. La cittadella, così come esiste oggi, si basa su una costruzione preesistente: un castello medievale costruito da un nobile corso, Vincentello d'Istria. Proclamato viceré della Corsica dal re d'Aragona, fece costruire nel 1419 il castello di Corti - u Castellu - per dominare la Corsica centrale e con essa tutta l'isola. E l'occupazione del sito prima di questa data? I risultati delle future operazioni archeologiche ci permetteranno di determinarlo più precisamente. Nel 1768, la cessione "provvisoria" dell'isola di Corsica alla Francia da parte dei genovesi durante il trattato di Versailles e la sconfitta dei patrioti corsi a Ponte Novu nel 1769 innescano una nuova trasformazione per Corte. Appena arrivate, le truppe francesi progettarono di costruire una cittadella come estensione del castellu, secondo i principi della fortificazione bastionata definiti da Vauban. L'esercito francese vedeva Corte come un luogo strategico. Simbolicamente, gli permise anche di prendere il potere nella capitale paolina. Oltre alla costruzione del recinto, era prevista una nuova città fortificata di dimensioni gigantesche. Troppo costoso e sovradimensionato, fu rapidamente abbandonato e la rivoluzione francese nel 1789 mise fine a questo sogno di una nuova città: Corte dovette accontentarsi della città alta fortificata, che mantenne il nome di "cittadella". Senza dubbio era utopistico pensare che un esercito d'assedio potesse portare i suoi cannoni a Corte... Ma la Cittadella non fu mai attaccata e le sue belle difese non furono mai utilizzate. Eccessiva, frutto della cecità degli ingegneri militari e di un'amministrazione tecnocratica, la cittadella di Corte è ancora in piedi, solida e segna il territorio, le menti e i cuori. Grandioso nel suo aspetto e nella sua ambizione, è unico in Francia e in Europa. Negli anni 1990, una delle sue caserme è stata trasformata e il bastione nord è stato scavato per ospitare il Museo della Corsica; il Fondo Regionale d'Arte Contemporanea si è anche insediato nella caserma di Padova. Queste nuove strutture culturali nel recinto storico del sito rafforzano la sua dimensione culturale e la sua influenza nella città e nell'isola. Dal 2019, la Cittadella di Corte è stata oggetto di un progetto globale di riqualificazione Citadella XXI, mescolando architettura, patrimonio e creazione. Dovrebbe permettere la sua completa reintegrazione nel suo territorio, rendendolo ancora più attraente e fornendo uno sviluppo economico, urbano e turistico.

Corte

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