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Il primo seminario della città fu creato alla fine del XVI secolo grazie alla donazione di un pio bastiese.

Questo edificio quadrato, con le sue facciate alte e strette, è uno dei più antichi del quartiere. Fu in questa antica residenza che il primo seminario di Bastia fu stabilito alla fine del XVI secolo. Con atto notarile, datato 1584, un pio bastiese di nome Domenico Bonasperanza istituì una rendita che permise l'apertura e la gestione dello stabilimento. Questo seminario era in linea con le prescrizioni del Concilio di Trento (1545-1563), che era ansioso di migliorare la formazione del clero attraverso la creazione diffusa di tali stabilimenti. Fin dall'inizio, il seminario di Bastia fu un grande successo, attirando ogni anno sempre più studenti. Poiché l'edificio non aveva aule sufficientemente grandi per ospitare tutti i seminaristi, lo stabilimento fu trasferito in un grande edificio nelle vicinanze nel 1663. Sulla facciata principale, la baia centrale è curva a causa della disposizione interna. I piani superiori sono serviti da una scala a chiocciola circolare, il cui fusto sporge dalla facciata alla maniera di una torretta. Durante la Rivoluzione, la legge del 10 luglio 1791 permise la requisizione dell'edificio. Fu poi dichiarato proprietà dello Stato e assegnato all'esercito. Nel 1802 l'edificio ospitava vari laboratori della guarnigione. L'edificio, giudicato troppo piccolo e inadatto ai bisogni dell'esercito, fu consegnato ai Domaines in seguito a una decisione ministeriale nel 1857. La casa è ora di proprietà privata.

Bastia

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