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Itinerario del torrente Scrivia

L'itinerario, seguendo il corso del torrente Scrivia e di alcuni suoi affluenti, permette di scoprire luoghi, manufatti, testimonianze accomunati dal tema dell'acqua e del suo utilizzo attuale e storico. Sono presenti aree per il tempo libero e lo sport, ponti storici della ferrovia e dell'autostrada, interessanti esempi di archeologia industriale. Partendo dall'Area attrezzata di Montoggio ci dirigiamo in direzione Casella, e, giunti al bivio per Creto, giriamo a sinistra, in direzione Tre Fontane. Giunti alla frazione, famosa per il Santuario, e per l'ottima cucina, possiamo ammirare i resti delle fornaci per la produzione di calce. Ritorniamo sui nostri passi, e giunti al bivio, giriamo a sinistra, sempre in direzione Casella. Percorrendo la circonvallazione di Casella possiamo vedere, sulla destra, l'area verde attrezzata. Proseguendo sulla Provinciale 226 giungiamo al bivio per Savignone. Se giriamo a destra, e raggiungiamo il bel borgo, possiamo ammirare il Palazzo dei Fieschi ed i ruderi del Castello della stessa famiglia. Proseguendo invece sulla 226, dopo circa un Km, passiamo di fronte al Villaggio Operaio della ex Filanda Defferrari, non ben visibile dalla strada. Entriamo quindi in Busalla e, dirigendoci verso Ronco Scrivia, sulla Provinciale 35 "dei Giovi", attraversiamo Borgo Fornari. Sulla nostra sinistra, sulla collina, i ruderi del castello. Proseguendo, giungiamo a Ronco, dove troviamo il bivio per Minceto, e possiamo ammirare il Palazzo Spinola, ora sede comunale. Proseguendo sulla Provinciale 35, prima di Isola del Cantone, possiamo vedere, sulla sinistra, i resti delle fornaci per la calce di Creverina, altro notevole esempio di archeologia industriale. Avanti, verso Isola del Cantone, dove l'ex stazione ferroviaria, ora centro culturale, ci aspetta nel centro del paese, e dove possiamo imboccare la Strada Provinciale 46, verso i borghi di Montecanne, Marmassana, Casissa e Montessoro, oppure la Provinciale 8, verso il Castello della Pietra, il Lago artificiale di Vobbietta, con la sua diga (che alimenta la Centrale idroelettrica di Isola del Cantone) e la sua area verde attrezzata, e, più a monte, l'altro invaso artificiale, proprio sotto il castello, che alimenta la Centrale idroelettrica di Isolarotonda. Tornati sulla Provinciale 35, dopo Isola del Cantone, si possono ammirare, in rapida successione i ponti in mattoni di Prarolo e Mereta; ottimo esempio di ingegneria ottocentesca, concretizzatasi in occasione della costruzione della linea ferroviaria "dei Giovi" Genova-Torino.
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Type Itinéraire :
Thème : Histoire

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